Ipermela

2020 – Vettoriale, cm 60×42, 300 dpi

 
 

Il quadro

Ipermela è l’iperoggetto suono. Gli iperoggetti sono entità extraumane e superumane che ci pervadono ma di cui abbiamo solo percezioni frammentarie. Noi percepiamo i singoli suoni, ma non possiamo percepire il suono come entità generale, come sonorità cosmica. 

La genesi

René Magritte, La Camera d’Ascolto, 1958.

 Magritte dipinge una mela verde che riempie completamente una stanza, come un invasore che cresce fino a occupare tutto lo spazio disponibile, per rendere visibile il suono e la sua capacità di propagarsi e riempire tutto l’ambiente in cui risuona.

Il surrealismo combina in modo insolito oggetti comuni, come avviene nel sogno. L’enormità della mela mi è sembrata adatta a rappresentare il mio iperoggetto sonoro.

La mia ipermela, in omaggio a Magritte, rappresenta il suono come iperoggetto, e invece del verde riposante ne assume il colore rosso, più inquietante e drammatico. Come tutti gli iperoggetti, il suono può essere carezzevole e disturbante, significativo e inquinante. 

I particolari

Intorno all’ipermela sonora, il suono come rumore è evocato dal martello pneumatico, che produce uno dei rumori più assordanti e lesivi per chi lo adopera, e il suono melodioso è rappresentato dal violino. Sono i due estremi del suono umano all’interno ella stanza.

Ad essi si contrappone l’esterno che si intravvede oltre alla finestra e che citando le piazze di De Chirico rappresenta il silenzio metafisico al di fuori del suono, l’iperoggetto immobile e sospeso che congela perfino il treno in un attimo senza tempo.

Giorgio de Chirico, Presente e passato, 1936

Il quadro di De Chirico a cui mi so9no riferito appartiene alla serie delle Piazze d’Italia ed è stato dipinto nell’anno della mia nascita.

Scroll to Top